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APPROFONDIMENTI 






LO SVEZZAMENTO E LA VOLIERA



Avrei potuto intitolare questo capitolo "la voliera .... brutta bestia", oppure "la voliera croce e delizia", ma mi è sembrato opportuno non spaventare i lettori con titoli ... allarmistici!
Non c'è dubbio che la voliera consente al canarino una crescita ed una muta migliori rispetto ad una semplice gabbia o volieretta che si voglia, facendo irrobustire la corporatura del volatile attraverso slanci e voli che simulano la realtà dell'habitat naturale.

La sensazione che si prova osservando i canarini all'interno di una voliera spaziosa è magnifica: gli uccelli si rincorrono con voli vorticosi, poi si affollano nelle mangiatoie ogni qualvolta si rinnova loro il mangime e vanno con diffidenza e curiosità a scoprire nuovi sapori quando forniamo loro alimenti diversi.
Giorno dopo giorno i nostri canarini cambiano fisionomia, si irrobustiscono e diventano sempre più forti e potenti. Usando un gergo del tutto personale dico che in voliera i canarini "lievitano".
C'e però il rovescio della medaglia: in voliera ogni patologia che insorge, per un  motivo o per l'altro, si scatena poi in maniera esponenziale con effetto a catena. Il perchè insorgono queste malattie (spesso di natura batterica e a volte, haimé, di natura virale se i soggetti non vengono vaccinati), va ricercato in motivi di varia natura. Spesso e volentieri le cause vanno ricercate nei nostri errori di conduzione. Diciamo che la voliera rappresenta lo specchio del nostro operato, esaltando le qualità dei novelli ma nel contempo amplificando le carenze sia di natura alimentare che igienico-sanitaria degli stessi.
Le cause delle problematiche posso essere le seguenti:
- Soggetti immessi in voliera non in buona salute oppure troppo precocemente.
- Sovraffollamento delle voliere con un numero di soggetti superiore alle capacità strutturali della stessa e conseguente esasperazione dei fattori di competizione e di stress.


- Alimentazione non equilibrata: scarsamente proteica, eccessivamente grassa (soprattutto nella prima fase di svezzamento, quando cioè ancora la muta non è in pieno svolgimento), scarso apporto vitaminico, somministrazione di pastone eccessivamente umido e soggetto a fenomeni di fermentazione che determinano sviluppo di micotossine e batteri (causa di enteriti batteriche letali per i nostri canarini), semi germinati non adeguatamente trattati e quindi forieri di gravi patologie.
- Scarsa cura della pulizia con conseguente sviluppo di parassiti infestanti (acari, ecc.).
Va tenuto conto che in questo periodo il clima estivo con le alte temperature e il notevole tasso di umidità contribuisce in maniera determinante allo sviluppo di fattori altamente patogeni e quindi le nostre attenzioni si devono moltiplicare poiché gli errori possono avere conseguenze irreparabili!

 


Molti allevatori ritengono che una volta terminate le cove e contabilizzati i canarini anellati, il più sia fatto e che sia già arrivato il momento di raccogliere i frutti del loro lavoro. Niente affatto! Anzi, è proprio adesso che comincia la fase più delicata in cui i canarini devono essere particolarmente seguiti e accuratamente accuditi.
CONSIGLI
- Utilizzare la voliera in allevamento solo quando si è raggiunto un buon livello di esperienza che consenta di valutare a colpo d'occhio lo stato di salute dei volatili e quindi di intervenire in caso di necessità.
- Densità indicativa: n. 10 soggetti ogni m. cubo di volume della voliera.
- Rinnovare frequentemente l'acqua dei sifoni oppure utilizzare sistema di erogazione a goccia, consentendo un rinnovo continuo dell'acqua (in tal caso lavare e disinfettare spesso la vasca di raccolta dell'acqua, dove i canarini oltre ad abbeverarsi si faranno frequentemente il bagno)
- Utilizzare mangiatoie poco profonde e molto capienti in larghezza e lunghezza, soprattutto per il pastoncino e gli altri prodotti freschi e deperibili.
- Somministrare una- due volte a settimana dei semi germinati nella prima fase di germinazione e non quando il germoglio è troppo sviluppato e quindi facilmente deperibile.
- Somministrare periodicamente un buon poli-vitaminico; molto indicati ORNISOL BK (Ornitalia) oppure BETAMINOR (Pineta zootecnici).


- Somministrare un paio di volte a settimana "La Polentina".
- Tenere sempre a disposizione dei canarini un buon pastoncino morbido per la muta (BIANCOMUTA).
- Integrare i vari pastoncini con "MUTASTRESS" (Chemivit).

 

 

 

 

 

 

 


Voglio infine precisare una cosa molto importante: l'alimentazione subisce un cambiamento notevole nel momento in cui si passa dal periodo del primo svezzamento al momento in cui ha inizio il periodo di piena muta. Nella prima fase l'alimentazione non deve essere eccessivamente grassa e si può pertanto somministrare del pasone morbido tagliato con uno secco, mentre nel momento in cui ha inizio in maniera evidente la muta si può somministrare del pastone esclusivamente morbido, ricco di grassi e particolarmente indicato per questo periodo.