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APPROFONDIMENTI 






IL TIPO OPALE

 

( Nido neri opale rosso mosaico)



ANEDDOTI ED ESPERIENZE


Sono passati non so quanti anni da quel giorno in cui, quando ancora abitavo ad Arezzo, entrai nel negozio di civaie del sig. Melani, negozio specializzato in ornitologia a Firenze. Melani, grande appassionato di canarini, oltre ad essere un commerciante piuttosto fornito di prodotti e di uccelli, era anche un buon allevatore. Il suo allevamento era situato nel retrobottega del negozio, in una stanzetta nella quale non tutti faceva accedere .... Io quel giorno ebbi questa fortuna. Rimasi colpito dalle innumerevoli varietà di canarini di colore sia lipocromici che melaninici dei tipi più svariati. Cento, forse più, gabbie di accoppiamento dove in quel periodo (erano i primi di ottobre e ci si preparava ad affrontare il periodo delle mostre), erano alloggiati uno, max due per gabbia, i canarini destinati alle esposizioni. Il soggetto che mi emozionò maggiormente fu una femmina, che all'epoca non riuscivo a catalogare come tipo, ma che era bellissima! Melaninica diluita, disegno fine e spezzettato di tonalità azzurrina su fondo molto bianco, piumaggio di velluto, categoria mosaico con spalline di un rosso acceso molto evidenti: era una femmina agata opale rosso mosaico! Me ne innamorai immediatamente, ed iniziai pertanto a corteggiare il "povero" Melani affinché mi cedesse quella femmina meravigliosa. L'operazione fu lunga e faticosa, ma alla fine la mia ostinazione ebbe il sopravvento e l'amico allevatore rinunciò, ad un prezzo anche modico, a quel soggetto che aveva destinato ad uno stamm per la mostra ornitologica di Firenze. Portai il mio "tesoro" a casa e qualche settimana dopo decisi di acquistare un compagno per lei. Il maschio agata opale non era all'altezza della femmina, ma mi consentì di accoppiare e di ottenere i miei primi novelli di agata opale rosso mosaico! La femmina rimase nel mio allevamento per alcuni anni, poi un giorno decisi di cederla, insieme ad altri canarini, ad un allevatore mio concittadino che riforniva alcuni negozi della città. Il destino volle che qualche settimana dopo, passeggiando per le vie del centro, mi imbattei in un negozio di animali nuovo di "zecca" e, sorpresa delle sorprese, vidi in vetrina una gabbia con .... i miei canarini! La tentazione fu troppo forte e decisi di riportare a casa il mio gioiello! Riacquistai la femmina agata opale ad un prezzo più che doppio di quello a cui l'avevo ceduta!!! (se non fossimo un pò matti non saremmo allevatori!). Successivamente ho avuto il piacere di conoscere il "maestro" dell'agata opale mosaico, Beneventi Onelio, allevatore di Modena, ancora oggi uno dei migliori per quanto riguarda questo affascinante tipo di canarino. Per molti anni, nel mese di settembre, sono andato a trovarlo nel suo allevamento e ho acquistato soggetti di ottimo livello, che mi hanno aiutato a crescere nella selezione dell'opale. Ricordo con divertimento quella mostra a Modena in cui un mio singolo agata opale rosso mosaico si aggiudicò il primo posto con 92 punti battendo, nella sua città, i soggetti esposti dal "maestro"! Un caso episodico poiché Onelio ha sempre dettato legge esponendo ad ogni mostra importante soggetti meravigliosi!  Negli anni a seguire ho sviluppato molto la linea degli agata opale a fattore intenso, sia rosso che rosso avorio, togliendomi grandi soddisfazioni.

Il nero opale entra invece nella mia esperienza di allevatore qualche anno dopo. Ero già più esperto e avevo cominciato ad esporre e ad ottenere i miei primi successi soprattutto con i tipi agata e isabella opale a fattore rosso. A quei tempi allevavo insieme all'amico Filippo Peruzzi e avevo avuto l'opportunità, frequentando le mostre, di conoscere alcuni allevatori di altre regioni, soprattutto del "mitico" Nord-Italia. Tra questi, l'amico Doriano Belotti di Cremona, anch'egli accanito opalista. Allevava da molti anni con ottimi risultati ed aveva fissato un ceppo di canarini opale di alto livello, sia nell'agata che nel nero, tutti a fattore rosso intensi, brinati e mosaico. Quando Doriano cessò l'allevamento del canarino per dedicarsi agli spinus, io e Filippo andammo subito a trovarlo per acquistare i soggetti che ci interessavano. Purtroppo era già passato qualche "grosso" allevatore ed aveva fatto razzia dei migliori soggetti, ma fortunatamente era rimasto qualche superstite eccellente! Probabilmente quel tipo di canarino non era interessato ai miei "colleghi" ed ebbi così la fortuna di accaparrarmi un magnifico gruppo di viola opale (nero opale rosso avorio intenso e brinato). Bellissimo canarino, a mio parere una delle più affascinanti mutazioni apparse in canaricoltura. Con quel gruppo di canarini, e successivi inserimenti di nuovi soggetti, mi sono tolto tante soddisfazioni ottenendo ottimi piazzamenti tra cui il mio primo oro a Reggio con un singolo viola opale intenso e il titolo italiano a Udine con uno stamm molto bello di neri opale rosso intenso.

L'isabella opale è entrato più casualmente nell'orbita del mio allevamento, ma non per questo è stato più avaro di soddisfazioni, anzi; nel corso degli anni mi ha portato innumerevoli successi tra cui ricordo con piacere il titolo italiano a Piacenza o i più recenti titoli italiani di Pesaro con una magnifica femmina isabella opale rosso avorio intensa e con lo stamm di maschi isabella opale rosso mosaico. Parlando di questo tipo di canarino devo obbligatoriamente citare l'amico Diego Pandolfi, allevatore marchigiano, appassionatissimo della mutazione opale e con il quale nel corso degli anni ci siamo scambiati innumerevoli soggetti sia di agata che di isabella opale. Tutte le volte che ci incontriamo mi rinfaccia sempre quel primo soggetto, vincitore a Faenza, che ci ha consentito di conoscerci e che gli ho ceduto, ma che non gli ha mai fecondato .... cose che succedono in canaricoltura.

Infine, per quanto riguarda il bruno opale, è un canarino che a me piace molto, ma che non ho allevato con grande continuità. Solo negli ultimi anni, dopo aver fatto conoscenza con nuovi ottimi allevatori, ho potuto sviluppare maggiormente questo tipo così interessante. I migliori soggetti li ho riprodotti nell'ultima stagione cove (2008), e in particolare una bellissima femmina che ha ottenuto 90 punti a Cesena e 91 punti a Reggio; ritengo di essermi costruito un buon gruppo di bruni opale, sui quali posso ritenermi fiducioso per gli anni a seguire.

 

Affrontiamo adesso, tipo per tipo, l'argomento circa le tecniche di accoppiamento per la selezione del canarino opale. Rappresenta una raccolta di esperienze personali, non sostenute da supporti scientifici, ma avvalorate dai successi ottenuti a livello espositivo, successi non episodici bensì confermati negli anni e pertanto da non considerare frutto di mera casualità.




LA SELEZIONE NEI CANARINI OPALE


AGATA OPALE



E' il tipo di canarino che in questi anni di allevamento mi ha dato più soddisfazioni e nel quale, forse, mi sono impegnato di più. Ricordo con piacere i Campionati Italiani di Bari dove, con due stamm di intensi, ho ottenuto 1° e 2° posto dominando la categoria, o anche i più recenti Campionati Italiani di Forlì dove, con due singoli ho ottenuto oro e bronzo.


Agata Opale Rosso Intenso e Brinato


Per questo tipo di canarino, nel mio allevamento, lavoro principalmente in purezza, accoppiando cioè opale per opale. Al fine di non disperdere il disegno, inserisco di tanto in tanto degli agata omozigoti preferibilmente con disegno "duro" presente sia sui fianchi che sulla testa e con minima presenza di feomelanina. Difatti il fattore di riduzione opale tende a diluire e rendere quindi meno evidente  il disegno via via che si procede con accoppiamenti in purezza, mentre la presenza di feomelanina sul fondo nasconde la brillantezza del lipocromo e opacizza l'effetto azzurro del disegno.

    ( Maschio agata opale rosso avorio intenso)

Gli agata portatori di opale ottenuti con questo tipo di accoppiamento li utilizzo l'anno successivo con dei soggetti puri ottenendo prole sia pura opale che portatrice; la prole pura opale è destinata l'anno successivo ad accoppiamenti in purezza opale x opale. Per l'accoppiamento in purezza cerco di unire soggetti con disegno "duro" ad altri con disegno più ridotto, privilegiando sempre quelli con la massima espressione di azzurro sul manto ed in particolare su timoniere e remiganti; l'obbiettivo è quello di ottenere prole con disegno evidente e ricco di rifrazione azzurra, ma non eccessivamente marcato, in modo da conservare la tipicità dell'agata, mantenendo nel contempo piumaggi soffici e lipocromo brillante. Non amo inserire il fattore mosaico nella mia linea di intensi. In effetti con questo accoppiamento, in prima generazione, si possono ottenere dei buoni soggetti intensi, ma il tipo di piumaggio e la categoria non soddisfano mai a pieno le mie aspettative. Infatti il piumaggio rimane piuttosto ruvido e mai lucido come pretende questo tipo di canarino, mentre la categoria negli intensi presenta sempre delle brinature, magari quasi impercettibili, ma ci sono! Inoltre remiganti e timoniere non manifestano mai a pieno quella pulizia essenziale per esaltare l'effetto azzurro, causa la presenza di evidenti bordature giallognole. Piuttosto non disdegno l'accoppiamento intenso x (semi)intenso, cercando la compensazione tra soggetti di taglia e piumaggio abbondanti con altri più composti e a struttura più intensiva; non bisogna però eccedere con questo tipo di accoppiamento che, se troppo ripetuto, può degenerare in alterazioni del piumaggio quali la sovrapposizione delle penne remiganti con un effetto visivo assai sgradevole.

Ho potuto constatare che il fattore avorio, inserito nelle linee dei rossi, contribuisce a renderne più pulito e brillante l'effetto azzurro di remiganti e timoniere. A proposito di azzurro, un buon agata opale rosso, o rosso avorio, intensivo deve assolutamente manifestare ali e coda di tonalità azzurra nitida e brillante; il contrasto netto tra il colore rosso vivo o rosso avorio del mantello e l'azzurro nitido di ali e timoniere rappresenta punto di arrivo fondamentale per chi vuole competere con questo tipo di canarino. E' importante pertanto eliminare dal proprio gruppo tutti quei soggetti che non manifestano a pieno queste caratteristiche e che per effetto della eccessiva presenza di feomelanina, risultano inquinati da sgradevoli bordature giallognole su ali e coda e opacizzati nel disegno e nella loro brillantezza lipocromica. Anche l'alimentazione durante i primi giorni di vita dei piccoli svolge un ruolo molto importante e occorre evitare accuratamente fattori di colorazione che possono alterare in maniera irreparabile l'effetto visivo soprattutto di ali e coda. E' per questo che ritengo assolutamente non appropriata la colorazione da nido applicata agli opale intensi a fattore rosso, poiché offusca la caratteristica più rappresentativa di questo canarino mascherandone nel contempo i difetti più eclatanti, appiattendo a parer mio il giudizio su valutazioni non del tutto conformi allo standard del canarino.


Agata Opale Rosso Mosaico


( Maschio agata opale rosso mosaico con i piccoli)

E’ un tipo di canarino che personalmente ritengo estremamente difficile, ma nel contempo molto affascinante. Devo dire che, da mostra a mostra, ho riscontrato una certa difformità di giudizio nei confronti di questo canarino, tanto è che spesso sono stato tentato da abbandonarne la selezione, croce e delizia del mio allevamento. E' tanta la mia passione nei suoi confronti che tutti gli anni mi cimento nella sua riproduzione, sperando di compiere quel salto di qualità che mi consenta di poter competere in maniera vincente. E' anche vero che questo tipo è allevato da ottimi allevatori, estremamente competenti e competitivi e pertanto non è facile primeggiare. Nella stagione mostre 2007 ho dovuto subire l'ennesima doccia fredda dopo che all'internazionale di Cesena avevo primeggiato sia con il singolo maschio che con quello femmina, ai Campionati di Pesaro ho subito un netto ridimensionamento ottenendo risultati mediocri di fronte, devo dire, a competitori veramente eccellenti. Quest'anno ho presentato uno stamm di maschi a Reggio che non ha ottenuto grandi risultati, mentre ai Mondiali di Piacenza ho presentato uno stamm di femmine molto interessanti che hanno totalizzato un buon punteggio totale (368 pt.) pur non rientrando nell'Olimpo dei primi tre. 

Per allevare questo tipo di canarino occorre non abbassare mai la guardia ed essere estremamente razionali e distaccati all'atto della selezione, scartando tutti quei soggetti che presentano anche la pur minima traccia di feo, poiché è proprio questa che inquina il fondo, opacizza il disegno e maschera quindi la rifrazione azzurra del canarino. I soggetti selezionati devono esprimere al massimo questa rifrazione oltre a conservare inalterate le caratteristiche tipiche dell'agata (disegno fine e spezzettato, a chicco di riso). Nell'accoppiamento è opportuno unire soggetti con disegno duro ad altri col disegno più diluito e spezzato; questa compensazione dovrebbe garantire l'ottenimento di prole con la giusta armonia nel tipo. Quando i novelli non manifestano più queste caratteristiche ed il disegno diviene troppo lungo e di tonalità nera, tende cioè al pastello, dobbiamo capire i nostri errori selettivi e fare un passo indietro. Sarà necessario ripartire da un buon agata mosaico omozigote, molto tipico, privo di feo, col disegno nero brillante e spezzato a chicco di riso, evidente sia sulla testa che sui fianchi, con becco e zampe carnicini. I portatori che si otterranno saranno basilari per gli accoppiamenti successivi e ci consentiranno di recuperare la tipicità dei nostri agata opale mosaico.



NERO OPALE


Questo è un tipo di canarino per il quale occorre impegnarsi molto e non sempre i nostri sacrifici sono ripagati da risultati apprezzabili. Si è sempre detto che per ottenere dei buoni soggetti, "occorre fare molto scarto". In effetti l'impiego quasi obbligatorio dei portatori ne determina una "produzione" molto abbondante di scarso valore commerciale e nullo valore espositivo. Inoltre è molto difficile far conciliare i pregi del tipo con quelli del piumaggio o della varietà e categoria; spesso infatti soggetti ben ossidati presentano un piumaggio insufficiente, o viceversa un buon disegno largo e continuo va a discapito della ossidazione, o ancora il soggetto non presenta più in maniera evidente la rifrazione azzurra, e per quanto riguarda la categoria nei soggetti a fattore intenso spesso manifesta sgradevoli brinature più o meno evidenti.


Nero Opale Rosso Mosaico


Si è molto discusso negli ultimi anni di questo tipo di canarino con opinioni anche contrastanti. La Commissione Tecnica Italiana ha cercato di fare chiarezza sull'argomento, riaffermando i principi da tempo fissati nei criteri di giudizio, troppe volte disattesi attraverso giudizi poco conformi con lo standard di questo canarino. Da anni l'ottimo allevatore e amico Luigi Repetti sta facendo scuola per il nero opale a fattore rosso, mentre per il fattore bianco e giallo Sottoriva ha dominato la categoria (ultimamente apprezzabile anche l'impegno e i risultati di Montanaro).

                                                                      ( Novelli nero opale rosso mosaico a 15 giorni) 

L'orientamento negli anni passati era quello di premiare soggetti con disegno molto marcato e tendente alla tonalità nera su un fondo molto bianco (per i soggetti mosaico) o con lipocromo molto brillante (per quelli intensi). La diretta discendenza di questi soggetti da neri omozigoti monomelanici era evidente, come evidente era la provenienza da reiterati accoppiamenti in purezza. L'effetto visivo di questi soggetti è veramente magnifico e comprendo la scelta dei giudici di privilegiare questi canarini così appariscenti anche a discapito della rifrazione azzurra. Ma adesso è necessario per tutti fare un passo indietro tornando a riaffermare lo standard di questo affascinante canarino allevando ed esponendo soggetti con evidente rifrazione azzurra, magari a discapito della grande appariscenza di quegli opale "troppo neri". Bisogna, però, che il dietrofront sia ben coordinato e possibilmente condiviso da tutti (!?), altrimenti andiamo incontro a giudizi contrastanti e poco coerenti tra loro. Per quello che ho potuto osservare quest'anno, noto che ancora questa uniformità non si e del tutto affermata: ho visto alla rassegna del colore in Belgio (a Mechelen) premiare dei soggetti neri opale molto più simili a dei neri onice, disegnatissimi dappertutto e molto neri, ma con rifrazione azzurra pressoché nulla, e così anche a Valencia al Campionato spagnolo (anche se in misura meno evidente).

Dal canto mio, quest'anno nell'allevamento, ho messo da parte tutti quei soggetti troppo neri, anche se haimé più appariscenti, e ho prediletto per le esposizioni quelli con maggiore rifrazione azzurra e disegno meno marcato. Di conseguenza lo stamm dei maschi (con dei bei rigoni neri!) è stato riposto nel cassetto, mentre in mostra sono andate le femmine più azzurre e più diluite, il tutto comunque con risultati contrastanti: lo stesso stamm delle femmine nere opale rosso mosaico a Reggio non è entrato nei primi tre totalizzando 358 pt. mentre al Mondiale di Piacenza si è piazzato al 2° posto con 366 pt.  In tutta onestà devo anche dire che gran parte degli allevatori che hanno visitato il mio allevamento, erano sempre alla ricerca di soggetti molto disegnati privilegiando il rigo alla rifrazione azzurra (soprattutto gli stranieri). Nasce spontanea una domanda: è forse opportuno allevare l'opale nero nelle sue diverse espressioni al fine di competere nelle esposizioni oltre a rispondere in maniera esaudiente alle varie richieste di mercato?!

Per la selezione di questo canarino di solito utilizzo dei portatori di prima generazione (cioè di diretta discendenza dal nero omozigote), che accoppio con dei puri, ottenendo prole in parte pura opale ed in parte portatrice. Questi ultimi li scarto, utilizzando soltanto la prole pura per accoppiamenti in purezza (opalexopale). Cerco sempre di compensare soggetti con disegno più marcato con altri più azzurri e diluiti. Non disdegno l'utilizzo di soggetti (soprattutto i portatori) con una certa presenza di feomelanina che mi agevola nella compostezza del piumaggio. E' inoltre importante non perdere di vista l'ossidazione che in questo canarino deve essere evidente; ho constatato che accoppiando tra loro due soggetti molto ossidati generalmente si determina uno scompenso nella prole a livello di disegno e soprattutto del piumaggio. E' quindi, secondo me, indispensabile saper dosare i vari pregi dei riproduttori adottando a pieno il criterio della compensazione.


Nero Opale Rosso Intenso e Brinato



Per quel che riguarda questo canarino valgono, in linea generale, le considerazioni fatte per il fattore mosaico. Aggiungo solo alcune osservazioni. Per ottenere dei buoni neri opale intensi può essere opportuno utilizzare dei mosaico al fine di migliorare il disegno rendendolo più largo e continuo, poiché negli intensi questo tende a ridursi diventando poco evidente. Attenzione però alla categoria che, proprio per l'utilizzo in selezione di soggetti mosaico, tende a manifestare negli intensi delle "brinature" più o meno evidenti. I soggetti brinati derivanti da questo tipo di accoppiamento risultano quasi sempre di scarso interesse espositivo. Nel patrimonio genetico di quasi tutti i miei neri opale intensi è presente il fattore avorio, per le identiche motivazioni sopraesposte parlando degli agata opale a fattore intenso.

 

ISABELLA OPALE


( Maschio isabella opale rosso avorio intenso)


Questo tipo di canarino pur essendo uno dei meno allevati, causa la sua notevole similitudine con i lipocromici e il conseguente declassamento da parte della C.O.M. che non lo riconosce a livello internazionale, è molto bello e affatto semplice da selezionare.  Proprio per la sua similitudine con i lipocromici, per differenziarlo in maniera evidente, è fondamentale selezionare soggetti che esprimano al massimo la peculiarità di questo tipo, manifestando in maniera evidente la tipica tonalità "perlacea" di timoniere e remiganti, oltre alla patina che avvolge l'intero mantello.


Isabella Opale Intenso



Nel fattore intenso risulta assolutamente inopportuna la colorazione da nido poiché annienta in maniera irreparabile la tipicità di questo canarino assimilandolo a un lipocromico con il colore più opaco, cupo e meno brillante. Accoppio sempre tra loro soggetti puri opale, intenso con brinato e sporadicamente intenso x intenso.   Seleziono i soggetti più tipici che manifestano in maniera più evidente la tonalità perlacea delle penne remiganti e timoniere, oltre ad esprimere al meglio tutte le altre caratteristiche di forma, categoria e varietà (questo canarino privo di disegno e assimilabile ad un lipocromico, non può prescindere da queste qualità!).   Devo dire che nelle mostre raramente si apprezzano soggetti di qualità soprattutto nella varietà rosso che spesso manifesta sgradevoli bordature giallognole nelle penne di ali e coda. I soggetti migliori sono generalmente i rosso avorio, sia intensi che brinati, i quali esprimono al meglio le qualità di questo tipo mantenendo inalterata la limpidezza di ali e coda e manifestando a pieno la patina che avvolge totalmente il piumaggio del canarino. Si trovano spesso in commercio dei soggetti che derivano da accoppiamenti con l'isabella pastello; questi canarini non esprimono a pieno né l'uno né l'altro tipo rendendo confusa la selezione e pertanto sconsiglio vivamente la pratica di certi accoppiamenti che certamente non agevolano la selezione dell'isabella opale.



Isabella Opale Mosaico

Vale, in linea generale, quanto detto per il fattore intenso. E' ancora più determinante rendere evidenti i caratteri che lo differenziano da un lipocromico mosaico, altrimenti ci troveremmo di fronte ad uno scadente rosso mosaico!  Il mantello deve essere di tonalità bianco leggermente opaco, mentre nelle ali e coda deve essere evidente la tonalità perlacea tipica dell'opale isabella. Piumaggio, forma e categoria devono eccellere, mentre la varietà sarà di un rosso leggermente cupo per effetto della patina che ricopre l'intero mantello del canarino.

Considerazioni: dispiace che questo tipo di canarino non sia riconosciuto a livello internazionale e che quindi sia escluso da importanti manifestazioni espositive a carattere internazionale. Ciò non deve dissuadere gli allevatori dal proseguirne la selezione per non disperdere quanto di buono fino ad oggi è stato fatto. Ricordiamoci che in Italia ha lo stesso valore di tutti gli altri tipi e offre le stesse opportunità di vittoria!!

 

BRUNO OPALE


Per questo tipo di canarino possiamo dire che nella categoria rosso intenso non manifesta qualità particolarmente apprezzabili, poiché il lipocromo maschera notevolmente il disegno e non ne consente un'apprezzabile visibilità. Più gradevole ed evidente risulta invece nella varietà rosso avorio, poiché il lipocromo più diluito lascia trasparire le striature grigio-azzurrine del disegno (per quanto riguarda la categoria intenso-brinato, i migliori soggetti li vediamo sulla varietà bianco e, in parte, su quella giallo e soprattutto avorio). Sicuramente in maniera più appariscente si manifesta sulla categoria mosaico, nella quale siamo abituati a vedere soggetti bellissimi ed un alto livello di competizione.

 

( Maschio bluno opale rosso mosaico)


Allevo pochissimi soggetti intensi e devo dire che non ho riposto molto interesse in questa categoria, probabilmente sbagliando; .sarebbe invece opportuno approfondirne la selezione per ottenere soggetti di qualità.   Allevo da alcuni anni soggetti mosaico (5-6 coppie) e nell'ultima stagione riproduttiva (2008) ho ottenuto dei buoni novelli, in particolare una femmina molto bella caratterizzata da un disegno largo, continuo e molto azzurro tipico dei maschi. Accoppio in purezza opale x opale cercando di unire maschi molto azzurri con disegno evidente con femmine con molto fondo e disegno marcato, anche sulla testa.  Ritengo che l'introduzione dei neri monomelanici nella selezione di questo canarino  abbia determinato l'ottenimento di soggetti opale bruno con disegno azzurro molto evidente, ma nel contempo, causa l'assenza di feomelanina, con un "fondo" troppo bianco; li abbiamo cioè privati di un fattore essenziale per l'identificazione di un canarino bruno! Occorre forse anche qui fare un passo indietro e rivalutare l'importanza che in selezione, su certi tipi di canarino, riveste la "maledetta" feomelanina ?!


CONCLUSIONI


Consiglio tutti gli allevatori, così come i neofiti, ad intraprendere l'allevamento dei canarini di tipo opale, poiché a mio modesto parere rappresentano una delle più belle espressioni della ornitologia moderna. Cimentarsi nell'allevamento di tipi "difficili" consente di gustarsi al meglio il piacere di allevare e di riprodurre soggetti di valore.                              
Buon ............ allevamento a tutti !