IL LOCALE DI ALLEVAMENTO
Iniziare ad allevare canarini prevede innanzitutto l’individuazione di un locale idoneo a tale scopo.
Inutile dire quanto sia difficile ricavare, in appartamenti di città, una stanza o un angolo libero della casa che si adattino alla pratica del nostro hobby preferito. Spesso bisogna fare i conti con le esigenze degli altri membri della famiglia e con le intemperanze dei vicini di casa sempre poco propensi ad accettare la presenza di animali nei paraggi delle loro abitazioni.
In questo vi aiuteranno la vostra fantasia e qualche piccolo ma necessario compromesso con gli altri.
Alcuni saranno invece così fortunati da disporre di locali ampi, luminosi ed areati a loro completa disposizione.
In ogni caso è necessario, al fine di ottenere buoni risultati, rapportare il numero delle coppie riproduttive al reale spazio disponibile; è un errore gravissimo e frequente fra gli allevatori, saturare gli ambienti di allevamento con un numero di soggetti eccessivo determinando gravi conseguenze alla salute dei canarini, compromettendo a priori la buona riuscita della stagione cove e di conseguenza di quella espositiva.
Difatti un’eccessiva concentrazione di soggetti all’interno di un locale di allevamento, determina un effetto di saturazione della qualità dell’aria dando adito allo sviluppo di pericolose cariche batteriche e micologiche che incidono in negativo sulla salute dei vostri piccoli amici.
Il metro di misura per valutare il giusto rapporto tra numero di soggetti detenuti e spazio disponibile è quello di “misurare” la qualità dell’aria all’interno del locale: se questa risulta “pesante” e difficilmente respirabile da noi stessi, tutto ciò deve rappresentare un campanello di allarme per la salute dei nostri piccoli amici per i quali il disagio da noi percepito sarà per loro moltiplicato per cento.
Risulta pertanto fondamentale che il locale prescelto presenti, oltre a caratteristiche di spazio idonee, anche la possibilità di una buona aerazione.
Sono quindi da scartare quei locali che non sono provvisti di finestre apribili e per i quali sarebbe necessario realizzare costosi sistemi di aerazione meccanica.
La o le finestre disponibili nel locale di allevamento, sempre protette con rete zanzariera, devono rimanere aperte tutto l’anno!
Questo è un aspetto fondamentale da trattare e sul quale mi preme di spendere qualche parola in più.
Spesso e volentieri capita di visitare allevamenti e trovare le finestre del locale chiuse: “Sai in questo periodo tengo chiuso perché fuori fa freddo” oppure “Sai in questo periodo i canarini cantano forte e non voglio che disturbino i vicini”. Ma scusate, non pensate che i nostri canarini abbiano diritto di respirare un’aria salubre durante tutto l’anno? Oppure possiamo decidere noi quando concedergli questa licenza? Le basse temperature non hanno mai ucciso canarini, se in buona salute, e se i vostri vicini si lamentano per l’armonioso canto dei canarini allora avete sbagliato la scelta del locale! (A tal proposito ricordo come nell’anno 1985, inverno rigido con temperature che scesero 15-20 gradi sotto lo zero, il mio allevamento era alloggiato ….. in terrazza! I miei canarini sono sopravvissuti tranquillamente!)
Sicuramente è bene evitare correnti d’aria dirette sui nostri piccoli beniamini, ma per questo basta un po’ di accortezza nella disposizione delle gabbie.
Un buon estrattore d’aria (es. “Vortice”), adeguatamente posizionato, può rendere ancor più efficace il sistema di ricambio d’aria all’interno dell’allevamento, consentendo l’estrazione dell’aria satura e contemporaneamente l’immissione, attraverso la finestra, di quella pulita.
Un altro aspetto molto importante nella scelta del locale è l’umidità in esso presente per caratteristiche strutturali; un locale troppo umido non sarà mai idoneo al nostro uso. In effetti in presenza di zone ad alta concentrazione di umidità si determina un rapido sviluppo di muffe con effetti deleteri sulla conservazione degli alimenti e pertanto sulla salute dei canarini soggetti allo sviluppo di cariche micotiche a volte letali.
Esistono in commercio degli apparecchi deumidificatori, ma consigliamo comunque di evitare, possibilmente, locali che già all’origine presentano questi problemi di difficile soluzione.
L’altro fattore da non trascurare è l’illuminazione dell’ambiente, che può essere naturale, attraverso le finestre, oppure artificiale con un’adeguata illuminazione regolata eventualmente da apparecchi “alba/tramonto”, che consentono una regolazione programmata della durata della giornata oltre alla simulazione dell’effetto di alba e tramonto.
In ogni caso, durante l’arco della giornata è bene garantire ai nostri canarini una buona intensità luminosa affinché possano svolgere adeguatamente le loro attività, soprattutto durante il periodo riproduttivo.
E’ inoltre consigliabile di realizzare le superfici delle pareti e del pavimento con materiali facilmente lavabili e disinfettabili, poiché la pulizia e la disinfezione sono aspetti fondamentali per la buona riuscita dell’allevamento.